Come funziona

La principale tecnica di S.E. ® è di dirigere l’attenzione del cliente verso le sensazioni interiori. Non è infatti una forma di terapia espositiva: tutt’altro, evita specificatamente l’evocazione diretta e intensa delle memorie traumatiche e utilizza un approccio indiretto e molto graduale, facilitando la consapevolezza di quello che succede nel corpo e l’affiorare di nuove esperienze correttive che fisicamente si contrappongono alle sensazioni di sopraffazione e impotenza, evocate dall’esperienza negativa.

Si lavora molto sulla respirazione, sul riprendere contatto con il proprio contenitore corpo attraverso il movimento, il radicamento, la ricostruzione del senso di sicurezza rispetto al mondo esterno con esercizi volti a ristabilire la giusta distanza nello spazio rispetto agli altri e i propri confini. Si ascolta il corpo e lo si lascia fare quello che avrebbe voluto fare in occasione dell’evento sopraffacente, e si permette al sistema nervoso di recuperare la sua innata capacità di autoregolazione e di rinegoziare un’esperienza negativa in un ambiente sicuro e protetto.

Si agevoleranno pertanto le contrazioni muscolari, oppure i tremolii che sono così fondamentali per rimettere in sesto il sistema nervoso che viene attivato nel tentativo di difendersi da una situazione pericolosa. Scosse, brividi, scuotimenti, cambiamenti di temperatura e sbadigli, sono tutti modi attraverso cui il nostro sistema nervoso si scrolla letteralmente di dosso l’ultima esperienza di attivazione, facendoci nuovamente radicare a terra. Sono meccanismi che, dopo una situazione di pericolo o uno stato di intensa attivazione fisiologica ci aiutano a recuperare l’equilibrio: ci riportano a terra, ci riconnettono col presente, col qui e ora, e in questo modo recuperiamo la presenza a noi stessi e con l’ambiente che ci circonda.

Durante una Sessione individuale di S.E. ® l’Operatore guida il cliente a riconoscere gli stati di attivazione del sistema nervoso, e lo aiuta a integrarli con la consapevolezza corporea: non appena l’organismo si attiva nel ricordo di un’esperienza difficile, si accede alle risorse che comunque sono a disposizione per scaricare l’energia bloccata e per ritornare a uno stato di quiete e normalità.